mercoledì 13 marzo 2024

Non fatevi ingannare: il previsto trattato con l’UE significa la totale sottomissione della Svizzera all'UE!

 

12.03.2024
Comunicato stampa dell'UDC Svizzera

Non fatevi ingannare: il previsto trattato con l’UE significa la totale sottomissione della Svizzera all'UE!

"Dare la Svizzera in pasto all'UE? NO al trattato di sottomissione all'UE - vogliamo essere liberi!". Il gruppo parlamentare dell'UDC ha lanciato oggi a Berna una forte campagna contro il Trattato di sottomissione all'UE e a favore della salvaguardia della libertà del popolo svizzero. Il trattato di sottomissione all'UE previsto dal Consiglio federale sarebbe la fine della democrazia diretta, del successo economico e quindi della prosperità della Svizzera. 

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Gli euroturbo del Consiglio federale e dell'amministrazione, così come gli altri partiti, continuano a voler legare istituzionalmente la Svizzera all'UE. Lo dice testualmente il mandato negoziale adottato venerdì scorso. "Le conseguenze per il nostro Paese e per la popolazione svizzera sarebbero nefaste sotto tutti i punti di vista", ha dichiarato ai media il presidente dell'UDC nonché Consigliere di Stato Marco Chiesa (TI) in occasione del lancio della campagna a Berna. L'UDC farà un’intensa campagna di sensibilizzazione per la popolazione, il mondo economico e le PMI, su questo tema. "Quando gli svizzeri si renderanno conto degli svantaggi che un simile trattato di sottomissione comporta per la loro libertà, per i loro diritti democratici e per la prosperità del nostro Paese, rifiuteranno questo accordo alle urne".

Il Consiglio federale si è già impegnato concretamente nello stringere legami istituzionali della Svizzera con l'UE nei negoziati preliminari con l'UE firmando un cosiddetto "Common Understanding". Ciò significa che il Consiglio federale ha accettato i seguenti massicci svantaggi per la Svizzera:

  • La Svizzera deve adottare automaticamente il diritto dell'UE;
  • la Svizzera deve sottomettersi alla Corte di giustizia dell'UE;
  • la democrazia diretta sarà abolita e la popolazione svizzera non avrà più voce in capitolo;
  • la Svizzera deve versare regolarmente miliardi di franchi all'UE;
  • la Svizzera può essere sanzionata dall'UE se, ad esempio, il popolo svizzero vuole fermare l'immigrazione eccessiva.

Secondo Marco Chiesa, il Consiglio federale e gli altri partiti hanno gettato fumo negli occhi della popolazione: "Invece di fornire informazioni oneste, preferiscono parlare di Bilaterali III". La parola Bilaterali implicherebbe un piano di parità, cosa che in effetti non è. In questo trattato, l'UE è posta al di sopra della Svizzera. Il "Common Understanding" è inoltre disponibile unicamente in inglese e solo grazie all'UDC è stato tradotto nelle lingue nazionali svizzere. "E’ importante che la popolazione non si faccia ingannare! Questo trattato di sottomissione in realtà è la fine della via bilaterale", chiosa Chiesa.

"In parole povere, questo significa che il nostro Paese diventerebbe una colonia di Bruxelles", ha affermato il capogruppo dell'UDC Thomas Aeschi (ZG). Egli ricorda l'accordo di libero scambio con l'India, recentemente concluso con successo dal Consigliere federale Guy Parmelin - cosa che l'UE non è ancora riuscita a fare. "Questi accordi sono la strada giusta per un futuro di successo - avvengono tra partner uguali e su un piano di parità".

È importante notare che la Svizzera gode di un’economia di successo nettamente superiore a quella dell'UE. "Questo successo è il frutto di buone condizioni quadro per l'economia, la certezza del diritto, un ordinamento statale autoresponsabile e un partenariato sociale funzionante. La Svizzera si è guadagnata questi vantaggi grazie alla sua indipendenza", affermava Aeschi. Sarebbe rovinoso rinunciare a questo margine di manovra. "Con un legame istituzionale con l'UE, sovraindebitata e iperregolamentata, la Svizzera perderebbe le sue buone condizioni quadro e il suo potere economico".

Nell'ambito della campagna lanciata sulla terrazza di Palazzo federale, il gruppo parlamentare dell'UDC ha rilasciato centinaia di palloncini rossocrociati e cartoline per diffondere questo messaggio nel paese.

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No al trattato di sottomissione all'UE - Sì a una Svizzera libera e di successo

 

08.03.2024
Comunicato stampa dell'UDC Svizzera

No al trattato di sottomissione all'UE - Sì a una Svizzera libera e di successo

L'UDC respinge il mandato negoziale dell'UE approvato dal Consiglio federale. Si tratta di una pura operazione di facciata, tanto più che il Consiglio federale nel cosiddetto"Common Understanding" è pronto a soddisfare in larga misura le richieste dell'UE. In altre parole, il Consiglio federale accetta l'adozione automatica del diritto UE, la sottomissione alla Corte di giustizia europea e i pagamenti miliardari all'UE. Il Consiglio federale è persino favorevole all'adozione di misure punitive da parte dell'UE nei confronti della Svizzera se l'elettorato svizzero non si adeguerà alle direttive di Bruxelles. In altre parole: con il mandato negoziale, il Consiglio federale accetta la totale sottomissione della Svizzera all'UE. 

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Adottando il mandato negoziale, il Consiglio federale dà l'impressione che i negoziati con l'UE stiano per iniziare. In realtà, i funzionari dell'UE e i funzionari svizzeri hanno da tempo deciso con la benedizione del Consiglio federale. Ciò emerge chiaramente dal cosiddetto "Common Understanding" su cui si basa il mandato negoziale dell'UE.

In questo documento, redatto a porte chiuse, il Consiglio federale si è già impegnato a mantenere i legami istituzionali della Svizzera con l'UE. Ciò significa che il Consiglio federale ha già ammesso che:

  • la Svizzera deve adottare automaticamente il diritto dell'UE;
  • la Svizzera dovrà sottoporsi alla Corte di giustizia dell'UE;
  • la democrazia diretta sarà abolita e il popolo svizzero non avrà più voce in capitolo;
  • la Svizzera dovrà versare regolarmente miliardi di franchi all'UE;
  • la Svizzera può essere sanzionata dall'UE se, ad esempio, il popolo svizzero vuole bloccare l'immigrazione eccessiva. 

Gli euroturbo in Consiglio federale e nell'amministrazione stanno giocando una partita truccata - e la Svizzera sarà la grande perdente. Non si tratta di "Bilaterali III", come gli europeisti stanno facendo credere al popolo. Normalmente, gli accordi bilaterali si svolgono tra parti alla pari che hanno gli stessi diritti. Questo trattato invece significa la totale sottomissione della Svizzera all'UE. L'UDC si opporrà a questo trattato di sottomissione con tutti i mezzi a sua disposizione: per una Svizzera libera e di successo.

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giovedì 7 marzo 2024

VOTAZIONI COMUNALI 2024: IL NOSTRO PROGRAMMA

 


PROGRAMMA 2024-2028

Crediamo nella nella nostra regione e vogliamo farla rivivere. Ci adoperiamo nel valorizzarla mettendo davanti il bene collettivo e l’interesse dei residenti.

Regione da fare rivivere: vogliamo riportare vita nel nostro Comune favorendo i residenti e allungando i tempi di permanenza nelle case secondarie.

I principali attori da sostenere sono: chi produce offerta artigianale, turistica, ricreativa, culturale, paesaggistica, alimentare, ittica, animazione.

Residenti: contenere il costo della vita. Stoppare la crescita di tasse e balzelli. Aiutare giovani e anziani. Giovani: rendere facilmente raggiungibile e in autonomia il centro sportivo attraverso la ciclopedonale. Insistere per un collegamento bus tra Quartino Riazzino. Concedere nei regolamenti più spazio alle loro esigenze. Anziani: Creare ulteriore possibilità di muoversi dolcemente facendo esercizio quotidiano. Sostenere i principali servizi. Creare e sviluppare spazi di rinfresco fruibili per i periodi di calura dove possano trovare sollievo e luogo di incontro.

Infrastruttura: Abbiamo accumulato ritardi a livello di infrastrutture. Completare da Quartino sino a Dirinella il percorso ciclopedonale. Collegare trasversalmente la collina con più ponti tibetani assicurando tempi di spostamento comodi, utili e rapidi anche tra le frazioni di collina. Colmare la cronica carenza di posteggi. Chi risiede da noi deve poter arrivare anche in auto ma poi dimenticarla e muoversi in tempi brevi e comodi a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. Per gestire al meglio il nostro vasto territorio promuovere strade a scopo forestale e agricolo. Continuare ad opporsi alle semaforizzazioni che rendono i nostri conducenti passivi e li privano di utile esercizio (ci rincoglioniscono 😊). Luserte necessita della riapertura del sottopasso almeno per servire la mobilità lenta.

Mobilità: migliorare i collegamenti verso l’altra sponda (navigazione e bus). Assicurare un nuovo collegamento pubblico su gomma, rapido e regolare tra Quartino e Riazzino. Contenere il più possibile il traffico di transito privato e commerciale (chiudere la dogana commerciale agli inerti). Sostenere e calibrare l’attuale potenziamento di mobilità pubblica utilizzando anche quella su rotaia. Sviluppare l’effetto alptransit. Non contrapporre mobilità pubblica a quella privata. Creare più spazi per le fermate bus fuori dall’asse stradale. Postazioni bikesharing da realizzare anche nelle frazioni a lago. Il bus dovrà muoversi sulla strada principale già dalla rotonda di Quartino in direzione di Cadenazzo servendo meglio e in modo sicuro anche Cadepezzo.

Paesaggio e servizi: sostenere chi crea paesaggio (gli attori sono giardinieri, vivaista, afor, contadini, privati ). La riva bianca del nostro lago va valorizzata, pulendola e strutturandola. I nostri bagnispiaggia vanno sviluppati coinvolgendo i gestori, puntando ad allungare la stagione turistica e il relativo servizio. Il Parco del Piano di Magadino e la zona Bolle fruibili ai nostri abitanti, su misura per le esigenze dei residenti e dei nostri contadini. Distinguersi nell’alimentare con tipicità che rappresentano il collegamento tra paesaggio e tavola collaborando con i negozi di paese. Salvaguardare ed essere coscienti del valore dei pochi terreni pianeggianti ancora presenti da Magadino in giu.

 

Amministrazione comunale: Il personale del Comune va motivato e ben organizzato erogando servizi di vicinanza alla popolazione. La squadra degli operai comunali è stata centralizzata a Quartino mentre la maggior parte dei terreni e sentieri difficili da gestire si trovano sulla collina che si affaccia sul lago. Siamo ad un livello di distanza dal territorio dove addirittura non lo si conosce più nel dettaglio per poi poterlo gestire. L’organizzazione va modificata. Creare la figura dell’operaio di prossimità/di frazione dovrebbe giovare ad una migliore gestione di vicinanza alle esigenze delle frazioni. Il servizio scolastico è fondamentale anche nell’attrattività e vitalità delle frazioni e l’offerta e qualità vanno tenute elevate. La scuola dell’infanzia di Gerra andrà riaperta nell’interesse dell’intero Comune e della sua sostenibilità finanziaria considerata la già elevata qualità della struttura e degli spazi adiacenti. L’alimentazione dei nostri figli non può essere oggetto di risparmi e speculazioni!

Il progetto porto: siamo in un vicolo cieco. I tempi per renderlo operativo continuano a slittare sforando i 10 anni di ritardi. Le promesse di ricadute positive sul Comune al momento si palesano con voluminose uscite per interessi e a opera conclusa anche per ammortamenti, pesando sulle finanze pubbliche e limitando la capacità di investimenti del Comune. Si è fatto di tutto per trascinare l’opera ad un punto di non ritorno eludendo i diritti popolari. Non si può più toranre indietro. Non ci hanno ascoltati. Una corretta informazione alla popolazione e il rispetto delle leggi va preteso. L’opera va conclusa e le responsabilità del maggiore costo andranno chiarite. Il Comune non può sobbarcarsi tutti questi costi e men che meno dovrà aumentare il moltiplicatore d’imposta.

 

I Candidati Per Gambarogno e Sezione UDC Gambarogno salutano. Chi avesse altri temi da inserire e/o chi vuole sostenerci è benvenuto.



CCP 15-243907-4                                      IBAN CH79 0900 0000 1524 3907 4 

 

PROGRAMM 2024-2028 Wir glauben an unsere Region und wollen sie wiederbeleben. Wir arbeiten daran, es zu verbessern, indem wir das Gemeinwohl und die Interessen der Bewohner in den Vordergrund stellen. Region soll wiederbelebt werden: Wir wollen unserer Gemeinde neues Leben einhauchen, indem wir die Bewohner ermutigen und die Aufenthaltsdauer in Zweitwohnungen verlängern. Die wichtigsten zu unterstützenden Akteure sind: diejenigen, die handwerkliche, touristische, Freizeit-, Kultur-, Landschafts-, Lebensmittel-, Fisch- und Unterhaltungsangebote produzieren. Bewohner: Lebenshaltungskosten niedrig halten. Stoppen Sie das Wachstum von Steuern und Abgaben. Wir helfen Jung und Alt. Junge Menschen: Das Sportzentrum über den Rad-/Fußweg leicht und unabhängig zugänglich machen. Bestehen Sie auf einer Busverbindung zwischen Quartino und Riazzino. Geben Sie ihren Bedürfnissen in den Vorschriften mehr Raum. Ältere Menschen: Schaffen Sie zusätzliche Möglichkeiten, sich sanft zu bewegen, indem Sie täglich Sport treiben. Unterstützen Sie die wichtigsten Dienste. Schaffen und entwickeln Sie nutzbare Erfrischungsräume für Hitzeperioden, in denen sie Entspannung und Treffpunkt finden. Infrastruktur: Es kam zu Verzögerungen bei der Infrastruktur. Vervollständigen Sie den Rad-/Fußgängerweg von Quartino nach Dirinella. Verbinden Sie den Hügel quer mit mehreren tibetischen Brücken und sorgen Sie so für komfortable, nützliche und schnelle Reisezeiten auch zwischen den Bergdörfern. Beseitigen Sie den chronischen Parkplatzmangel. Wer bei uns wohnt, muss mit dem Auto anreisen können, es dann aber vergessen und sich schnell und bequem zu Fuß, mit dem Fahrrad und mit öffentlichen Verkehrsmitteln fortbewegen. Um unser riesiges Gebiet besser zu verwalten, fördern Sie Straßen für forstwirtschaftliche und landwirtschaftliche Zwecke. Lehnen Sie sich weiterhin gegen Ampeln, die unsere Fahrer passiv machen und ihnen nützliche Bewegung vorenthalten (sie machen uns dumm 😊). Luserte braucht die Wiedereröffnung der Unterführung zumindest, um der langsamen Mobilität gerecht zu werden. Mobilität: Verbindungen zur anderen Seite verbessern (Navigation und Bus). Gewährleistung einer neuen, schnellen und regelmäßigen öffentlichen Straßenverbindung zwischen Quartino und Riazzino. Den privaten und gewerblichen Transitverkehr so ​​weit wie möglich eindämmen (kommerzielle Zollbestimmungen auf inerte Materialien beschränken). Unterstützen und kalibrieren Sie den aktuellen Ausbau der öffentlichen Mobilität auch auf der Schiene. Entwickeln Sie den Alptransit-Effekt. Stellen Sie die öffentliche Mobilität nicht gegen die private Mobilität aus. Schaffen Sie mehr Platz für Bushaltestellen außerhalb der Straßenachse. Auch in den Seeorten sollen Bikesharing-Stationen entstehen. Der Bus muss vom Quartino-Kreisverkehr auf der Hauptstraße in Richtung Cadenazzo fahren und so auch Cadepezzo besser und sicherer bedienen.Landschaft und Dienstleistungen: Unterstützung derjenigen, die Landschaften gestalten (die Akteure sind Gärtner, Baumschulen, Landwirte, Landwirte, Privatpersonen). Das weiße Ufer unseres Sees muss aufgewertet, gereinigt und strukturiert werden. Unsere Strandeinrichtungen müssen unter Einbeziehung der Betreiber weiterentwickelt werden, mit dem Ziel, die Touristensaison und den damit verbundenen Service zu verlängern. Der Park Piano di Magadino und das Bolle-Gebiet sind für unsere Bewohner zugänglich und auf die Bedürfnisse der Bewohner und unserer Landwirte zugeschnitten. Heben Sie sich in der Lebensmittelbranche durch die Zusammenarbeit mit Dorfläden mit typischen Produkten hervor, die die Verbindung zwischen Landschaft und Tisch darstellen. Schützen Sie die wenigen flachen Gebiete, die von Magadino abwärts noch vorhanden sind, und seien Sie sich ihres Wertes bewusst. Kommunale Verwaltung: Kommunale Mitarbeiter müssen motiviert und gut organisiert sein, indem sie bevölkerungsnahe Dienstleistungen erbringen. Das Team der städtischen Mitarbeiter wurde in Quartino zentralisiert, während die meisten schwer zu bewältigenden Gelände und Wege auf dem Hügel mit Blick auf den See liegen. Wir befinden uns in einer Entfernung vom Territorium, in der wir es nicht mehr im Detail kennen, um es verwalten zu können. Die Organisation muss geändert werden. Die Schaffung der Figur des Orts-/Bezirksarbeiters soll zu einer besseren Steuerung der Nähe zu den Bedürfnissen der Bezirke beitragen. Auch das Schulangebot ist für die Attraktivität und Lebendigkeit der Ortschaften von grundlegender Bedeutung und das Angebot und die Qualität müssen hoch gehalten werden. Der Kindergarten Gerra wird im Interesse der gesamten Gemeinde und seiner finanziellen Nachhaltigkeit angesichts der bereits hohen Qualität der Struktur und der angrenzenden Räume wiedereröffnet. Die Ernährung unserer Kinder darf nicht Gegenstand von Ersparnissen und Spekulationen sein! Das Hafenprojekt: Wir sind in einer Sackgasse. Die Zeit bis zur Inbetriebnahme vergeht weiterhin und die Verzögerungen überschreiten mehr als 10 Jahre. Die versprochenen positiven Auswirkungen auf die Gemeinde äußern sich derzeit in umfangreichen Zinsaufwendungen und auch in Abschreibungen nach Abschluss der Arbeiten, die die öffentlichen Finanzen belasten und die Investitionskapazität der Gemeinde einschränken. Es wurde alles getan, um das Werk durch die Umgehung der Rechte des Volkes an einen Punkt zu bringen, an dem es kein Zurück mehr gab. Es gibt kein Zurück. Sie haben uns nicht zugehört. Es muss eine korrekte Information der Bevölkerung und die Einhaltung der Gesetze eingefordert werden. Die Arbeiten müssen abgeschlossen sein und die Verantwortlichkeiten für die Mehrkosten müssen geklärt werden. Die Gemeinde kann nicht alle diese Kosten tragen, und schon gar nicht muss sie den Steuermultiplikator erhöhen.

venerdì 31 marzo 2023

Negoziati UE: La posizione chiara dell'UDC

 

Mandato negoziale con l'UE: il Consiglio federale vuole prendere per il naso il Popolo!

Il Consiglio federale vuole elaborare i parametri di un mandato per i negoziati con l'UE entro la fine di giugno. In questo modo, sta cercando di vendere al Popolo svizzero vino vecchio in botti nuove, invece di fare finalmente chiarezza nei confronti dell'UE. L'indipendenza della Svizzera non è negoziabile. Ciò significa niente giudici stranieri e nessuna adozione automatica del diritto europeo.

Ovviamente, il Consiglio federale è ancora alla ricerca di pigri compromessi nel mandato negoziale con l'UE sulla risoluzione delle controversie, l'adozione automatica del diritto e l'immigrazione.

L'UDC si aspetta che il Consiglio federale interrompa le trattative su questi punti dopo la rottura dei negoziati sull'accordo istituzionale e che chiarisca finalmente la situazione con l'UE: non ci sarà alcun tipo di accordo in cui la Svizzera si sottomette al diritto europeo e ai giudici di Bruxelles.

L'UDC si opporrà fermamente a un mandato negoziale con adozione automatica del diritto e relativa subordinazione alla Corte di Giustizia europea (CGUE).

La posizione dell'UDC rimane invariata e chiara:
 
- L'indipendenza della Svizzera non è negoziabile;
 
nessun accordo che preveda l'adozione automatica e obbligatoria (dinamica) del diritto europeo e la risoluzione delle controversie da parte della Corte di Giustizia europea;
 
- nessuna conversione del miliardo di coesione, finora volontario, in una tassa d'accesso al mercato europeo da pagare regolarmente.
 
- L'immigrazione deve essere finalmente gestita in modo indipendente nell'interesse del nostro Paese e in conformità con i dettami costituzionali.

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venerdì 17 febbraio 2023

Neutralità e Energia. Grazie UDC

 

Comunicato stampa

UDC Svizzera, 17 febbraio 2023
  

Fare tutto il possibile per una produzione di elettricità indigena sicura e conveniente - il gruppo UDC sostiene l'iniziativa "Stop al blackout".

Il gruppo parlamentare UDC si è riunito oggi presso la centrale nucleare di Beznau a Döttingen (AG) in preparazione della sessione primaverile. Il gruppo ha chiaramente respinto le forniture di armi dirette e indirette all'Ucraina. La neutralità integrale, perpetua e armata ha garantito sicurezza e stabilità al Popolo svizzero per oltre 200 anni e non deve essere sacrificata a causa della politica da banderuola del centro-sinistra. Inoltre, il gruppo parlamentare ha deciso all'unanimità di sostenere l'iniziativa popolare "Energia elettrica in ogni tempo - Stop al blackout". L'iniziativa popolare chiede una produzione e una fornitura di energia elettrica sicura e tecnologicamente libera.

Durante la riunione presso la centrale nucleare di Beznau, il gruppo parlamentare dell'UDC si è espresso all'unanimità contro una nuova revisione della legge sull'esportazione di materiale bellico, come richiesto soprattutto dal PS e dal Centro. Questo dopo che il centro-sinistra aveva contribuito in modo significativo al massiccio inasprimento della legge sull'esportazione di materiale bellico quale controprogetto indiretto all'iniziativa correttiva del 1° maggio 2022.

Lo slalom del Centro non sorprende affatto. Ma non è accettabile che la Svizzera metta a repentaglio la sua neutralità integrale, perpetua, e armata sulla base di questa volubile politica simbolica. Per oltre 200 anni, questa politica ci ha impedito di essere coinvolti in conflitti armati e sanguinosi ed è quindi uno dei pilastri garanti della sicurezza e della prosperità del nostro Paese. La neutralità svizzera è anche la base credibile della lunga tradizione di buoni uffici della Svizzera. Soprattutto in vista della guerra in Ucraina, le forniture unilaterali di armi a una parte in guerra devono essere chiaramente respinte.

Il Gruppo UDC è quindi unanimemente contrario alle relative proposte:

Il Gruppo UDC sostiene un approvvigionamento energetico indigeno sicuro, sufficiente e conveniente
Durante la riunione, il gruppo parlamentare dell'UDC ha deciso all'unanimità di sostenere l'iniziativa popolare federale "Energia elettrica in ogni tempo (stop al blackout)". L'iniziativa popolare lanciata dal Club Svizzero dell'Energia mira a garantire l'approvvigionamento elettrico della Svizzera in ogni momento. Per raggiungere questo obiettivo, dovrebbe essere sancito nella Costituzione che non ci devono essere divieti tecnologici o di licenza per garantire la fornitura di elettricità. 

Il gruppo parlamentare UDC ottiene informazioni dettagliate sugli ultimi sviluppi in campo nucleare 
Dopo la riunione, il gruppo parlamentare, accompagnato dal Ministro dell'Energia Albert Rösti, ha partecipato a una visita guidata della centrale nucleare di Beznau ed è stato informato in loco dagli operatori sulla sicurezza, il potenziale e gli ultimi sviluppi nel settore dell'energia nucleare. Lo scorso anno la centrale nucleare di Beznau ha prodotto ben 5,7 terawattora di elettricità. Ciò corrisponde a circa il doppio del consumo di elettricità della città di Zurigo. In generale, un buon terzo dell'elettricità prodotta in Svizzera proviene da centrali nucleariDurante i mesi invernali, la percentuale si aggira addirittura intorno alla metà.

Con la visita alla centrale di Beznau, il gruppo parlamentare UDC evidenzia la sua richiesta di apertura alla tecnologia nella produzione di energia elettrica. Nell’attuale crisi energetica, è necessario fare tutto il possibile per garantire una produzione di elettricità indigena sufficiente, sicura e a prezzi accessibili.

Firmate subito l'iniziativa popolare

martedì 14 febbraio 2023

Legge Covid da abolire: firma il referendum!

 

NO alla proroga delle misure

La maggioranza di centro-sinistra ha prorogato l'inutile e dannosa legge Covid. L'UDC ha votato contro a larga maggioranza. Firmate il referendum - oggi!

Editoriale da Andreas Glarner,
consigliere nazionale, presidente dell'UDC Argovia e membro del comitato referendario «Misure NO».

13. Febbraio 2023

Il Parlamento - contro la grande maggioranza dei rappresentanti del popolo dell'UDC - ha prorogato disposizioni essenziali della legge Covid 19. Questo è sbagliato e pericoloso. Innanzitutto, la legge è stata approvata con un decreto federale urgente, come se fossimo in una situazione di guerra. Per altro, è inutile e dannoso. Sostengo quindi il referendum che un'ampia alleanza di organizzazioni per i diritti civili ha intrapreso.
 
La menzogna della vaccinazione di Berset
Anche se il governo federale ha dichiarato conclusa la pandemia, con la nuova legge può reintrodurre in qualsiasi momento misure discriminatorie come il certificato. Eppure è stato dimostrato da tempo: Il certificato è inutile. Il consigliere federale Alain Berset ha affermato durante l'ultima votazione sulla legge Covid: «Con il certificato si può dimostrare di non essere contagiosi.» Questa era una vera e propria menzogna!
Virginie Masserey, all'epoca capo della sezione di controllo delle vaccinazioni presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), aveva già ammesso circa quattro mesi prima che le persone vaccinate diffondono il virus tanto quanto quelle non vaccinate.
 
Anche Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV), ha ammesso nel «Tages-Anzeiger» del 23 gennaio 2023 «che la trasmissione non può essere influenzata dalla vaccinazione».
 
Firma ora!
Ciononostante, la "vaccinazione" ci è stata venduta dai politici e dai media come una cura medica miracolosa e ci è stata imposta con una pressione massiccia. Questa pressione può essere nuovamente esercitata in qualsiasi momento se non diciamo subito con decisione «basta». Per questo è necessario un NO convinto all'estensione delle misure inutili e dannose e del certificato discriminatorio. Firmate oggi stesso il referendum con il modulo di raccolta firme allegato! Grazie mille.

venerdì 10 febbraio 2023

Una ricetta per la mobilità in Ticino

 

Mobilità in Ticino

Le grandi città storiche svizzere possono godere di un’importante offerta di mobilità pubblica grazie alla forte concentrazione di abitanti in uno spazio relativamente piccolo e ben organizzato. Il peso, l’influenza delle grandi città nel processo politico e mediatico è spesso decisivo su mode e posizioni politiche del paese. Stiamo attenti però che modelli di offerta pubblica esistenti nelle grandi città non sono adattabili ad altre realtà. Nella periferia è meglio restare lontano da mode e rimanere con i piedi per terra.  In Ticino si sostiene un’importante offerta di trasporto pubblico. Il nostro territorio non ha le caratteristiche di una città. Abbiamo almeno sette vallate di grosse dimensioni. Se poi raggiungiamo un punto di vista ci rendiamo conto che le abitazioni sono sorte ovunque. In pianura, in collina, sulle rive dei laghi... Storicamente la disposizione dei nuclei abitati ticinesi è il risultato dell’esistenza di ben 241 Comuni. Per non parlare poi delle zone commerciali, artigianali e industriali. Il tutto per un’entità numerica cantonale di abitanti molto contenuta. Raccordare efficacemente attraverso il trasporto pubblico tutte queste strutture esistenti e disperse nel territorio è un’impresa da capogiro. È chiaro che in un tale contesto territoriale insediativo il trasporto pubblico presenta importanti limiti e il trasporto privato è e rimarrà centrale. Nonostante una situazione chiara, limpida e di semplice analisi si esagera a demonizzare e ostacolare il trasporto privato. La rete stradale cantonale è nettamente sottodimensionata rispetto alle attuali esigenze, ma non si perde occasione per ridurne ulteriormente la capacità di trasporto con semafori, fermate bus ovunque, cancellando preselezioni, riducendo il numero di posteggi, inserendo banchine e cunette ma anche con tasse... E nonostante questo i numeri dei residenti che usano l’auto e di chi può usare il mezzo pubblico si scostano di poco.  È indispensabile aprire un vero dibattito sulla mobilità e ben venga il referendum sulla tassa di collegamento.  La situazione attuale è insoddisfacente per troppi. I tempi della mobilità inaccettabili come lo è il maggiore inquinamento creato da queste disfunzioni. I limiti della mobilità pubblica evidenti. La mobilità non può essere affrontata con l’ottica di una o due legislature impregnate di ideologia e arroganza. È una funzione troppo importante in un territorio. Il benessere di un paese dipende dalla mobilità presente al suo interno e esterno. Allora facciamo ordine. Guardiamo sia per quella pubblica sia per quella privata quanto costa (ogni tipo di costo), come è finanziata o meglio chi finanzia cosa, quanti, chi e quando (pensionati, la classe che lavora, gli studenti, il ceto medio, i frontalieri...) la usano. Queste sono le informazioni necessarie per poter fissare a lungo termine le priorità legate alla mobilità e non giocare sulla pelle dei residenti. Il potenziamento della rete stradale è inevitabile. Abbiamo raggiunto un ottimo livello con la rete ferroviaria grazie ad AlpTransit ma poi il proseguo con l’offerta di mobilità pubblica su gomma è da soppesare. Anche questa dipende e carica le capacità della rete stradale, con il grosso difetto che quando devono trasportare lavoratori e studenti non ha capacità e resta anche lei ferma nel traffico e un’ora dopo i bus girano mezzo vuoti e impattano la mobilità privata che potrebbe essere maggiormente fluida. Bisogna vigilare per non finire di fare dei veri disastri di inefficienza e sperpero di risorse. Impariamo a dosare mobilità pubblica e privata senza troppa ideologia e con cognizione di causa, ma soprattutto togliamoci dalla testa che l’auto i ticinesi, il ceto medio, la usa per abitudine e non per necessità. Le famiglie sono molto efficienti con le risorse e se a fine mese non ne hanno più si fermano. Lo Stato anche se genera disfunzione può continuare a sbagliare, aumenta il debito pubblico sulle spalle delle nuove generazioni e prende la scappatoia delle tasse.

 

Cleto Ferrari, già Consigliere personale dell’On Michele Barra  

          

Non fatevi ingannare: il previsto trattato con l’UE significa la totale sottomissione della Svizzera all'UE!

  12.03.2024 Comunicato stampa dell'UDC Svizzera Non fatevi ingannare: il previsto trattato con l’UE significa la totale sottomissione d...